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Sunday, April 22, 2012

Strike.

Che bello è svegliarsi la mattina e prepararsi per tornare a casa dopo 2 giorni intensi di baseball in trasferta e scoprire alla stazione che c'è lo sciopero :ooOO Oh my goodness! What a news! Questo è quello che è successo al mio amato maritino in questa bella giornata, una delle tante, dedicate agli scioperi (e poi si lamentano i sindacati se il 25 aprile e il primo maggio, qualche commercialista tiene aperto il proprio esercizio per guadagnarsi la pagnotta).
Questo povero Paese pensa di cambiare le cose facendo le cose che ha sempre e solo fatto, lo sciopero è una di quelle. Questo Paese pensa che creando disagio al povero cittadino e bloccando l'economia, la bella Italia si riprenda. Non è un controsenso? Prendo il treno una volta al mese e tre volte su cinque, mi sono ritrovata ore ad aspettare alla stazione causa uno sciopero.  Questa non è democrazia, causare disagi, bloccare la libertà, il movimento del cittadino, non è segno di democrazia. L'Italia con l'art.40 tutela questo "diritto" e la cosa più vergognosa è che è monopolizzato dai sindacati, quindi senza di loro, un lavoratore non può fare sciopero (bella libertà). Questi unions vogliono farci apparire tutti uguali sul piano di lavoro, tutti devono avere la stessa paga e poco importa se un lavoratore lavora più di un altro che magari non ha voglia di lavorare, ma è protetto sempre dai sindacati, quindi va bene così. Come può realizzarsi una persona se nonostante le doti viene trattato come tutti gli altri? I sindacati pensano che i lavoratori siano delle marionette da manovrare e alla fine di tutto anche loro comandano (in nome di questi benedetti diritti) quelli più in basso dicendo cosa si deve fare.
Cosa dice l'Europa a riguardo:

In Europa

Diverse Costituzioni europee non fanno menzione del diritto di sciopero, riconosciuto in altro modo da sentenze o da leggi ordinarie. In Italia, lo sciopero è riconosciuto come diritto personale di esercizio collettivo. In Europa, lo sciopero non è monopolio sindacale, può quindi essere proclamato dal più piccolo gruppo di lavoratori esistente in azienda, ed esercitato dai singoli non iscritti ad alcun sindacato o anche se iscritti a sindacati diversi da quelli che proclamano lo sciopero. È inteso come atto della libertà di associazione, oltreché come diritto particolare dei lavoratori. Lo sciopero non può essere proclamato da un singolo lavoratore.

Apposite norme limitano il diritto di sciopero:
  • quando questo reca disagi a tutti i cittadini, oltreché i soggetti destinatari dello sciopero (datori, Governo, ecc.);
  • quando l'interruzione di determinate attività mette a rischio la continuità produttiva delle aziende: a seconda degli ordinamenti, i lavoratori da comandare a tali attività sono decisi di concerto fra sindacati e datori, dal datore o dall'autorità;
  • in base alle finalità dello sciopero: in alcuni ordinamenti è illegittimo lo sciopero di solidarietà o politico, al di là delle conseguenze presso soggetti terzi alle controversie industriali, cui dovrebbero essere garantiti servizi essenziali (come sanità e polizia) o diritti costituzionali alla mobilità e libera circolazione.
Fonte: Wikipedia.

Evviva l'Italia!

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